Il Covolo, la Valle delle Sfingi e le malghe di Velo Veronese

Percorso di trekking leggero lungo i pascoli di Velo seguendo i segni d'arte popolare

9,2 km / a piedi o in mountain bike

MAP TOUR VIRTUALE


Descrizione itinerario

La Lessinia orientale in comune di Velo è ricca di peculiarità simbolo del Parco Naturale Regionale della Lessinia quali il Covolo di Camposilvano e la Valle delle SfingiL'itinerario inizia con la visita del moderno museo geopaleontologico al cui interno sono custoditi numerosi reperti fossili e archeologici prevalentemente ritrovati in Lessinia; l'originario museo, oggi piccolo centro di documentazione dedicato al compianto Attilio Benetti, era stato voluto e realizzato proprio da quest'ultimo negli anni Settanta, per valorizzare i tanti reperti che nel corso della sua lungo attività di ricerca egli aveva ritrovato sia in zona che in altre località della Lessinia; la visita si completa con il breve percorso che conduce sopra la maestosa cavità del Covolo, enorme grotta ad ingresso semiverticale residuo di una cavità di dimensioni ancor più imponenti crollata in passato e ora suggestivo pozzo di crollo che permette l'accesso all'area.

Terminata l'interessante osservazione si prosegue per l'abitato principale di Camposilvano risalendo per alcune centinaia di metri la strada asfaltata in direzione dei Parpari, per deviare a destra lungo lo stradello sterrata dominato dalla curiosa forma del particolare “fungo”, che accoglie gli escursionisti all'imbocco della Valle delle Sfingi; trattasi di una valletta che si sviluppa da Nordest a Sudovest e dove sono presenti numerosi monoliti di roccia le cui forme prendono origine dalla particolare erosione che in migliaia di anni gli agenti atmosferici hanno esercitato sulle litologie calcaree.

Superate le “Sfingi” si prosegue dietro ai caseggiati di malga Buse di sotto lungo il bel fondovalle fino a raggiungere una stele in pietra seicentesca che ricorda la triste vicenda della morte di una ragazza. Usciti dalla radura si sale lungo il pascolo in direzione del bel baito di malga Buse di sopradominato da un particolare comignolo in pietra. Pochi metri ci separano dalla dorsale del Sengio Rosso, subito caratterizzata dalla Croce dei Norderi, elemento in rosso ammonitico posto a lato del percorso. Giunti al Sengio Rosso non si può non notare lo stato di degrado degli edifici, ma allo stesso tempo le splendide fattezze dei manufatti in pietra. Da qui la strada comincia a scendere e nelle terse giornate serene la visuale si apre fino alla catena appenninica e ai colli euganei. Prima discendere alle contrade alte di Azzarino di Velo si può sostare al Rifugio Lausen per una pausa ristoratrice; proseguendo si raggiungono le contrade Battisteri, Al Pezzo e Tecchie, seguendo poi il sentiero CAI 251 che risale fino alla famosa Croce del Gal sulla Via Cara, antica via di transumanza che si sviluppa dalla pianura ai Parpari lungo la dorsale.

Risalita per alcune centinaia di metri si raggiunge un'altra croce, quella del Kuneck, e qui si devia a sinistra entrando in contrada e apprezzandone le particolarità quali un bel baito e le stalle a doppia spiovenza. Ancora pochi metri lungo l'asfalto ed eccoci nuovamente al museo, nostro punto di partenza.

Informazioni tecniche

Difficoltàitinerario escursionistico con dislivello limitato prevalentemente su strade sterrate, asfaltate e sentieri segnalati tra prati pascoli di media montagna e boschi di faggio.

Percorribilità: a piedi o in mountain bike

Lunghezza: 9,2 km
Tempo di percorrenza medio: 3:00 ore
Sviluppo verticale: 300m
Tappe dell'itinerario:  Museo Geopaleontologico Covolo (1165m) – Camposilvano (1166m) – Valle delle Sfingi Buse di sotto (1220m) – Malga Buse di sopra (1305m) – Norderi (1333) – Malga Sengio Rosso (1296m) – Rifugio Lausen (1202m) – Battisteri (1070m) – Al Pezzo (1078m) – Croce del Gal (1173m) – Kuneck (1190m) – Museo Geopaleontologico Covolo (1165m).

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